C’è un ragazzo del Napoli che ha fatto parlare di sé in questi giorni quasi quanto Osimhen.
Si tratta del campioncino della squadra primavera azzurra: Giuseppe Ambrosino.
Il ragazzo ha steso la Juventus primavera con una doppietta e con l’esultanza (forse per scherzare gli avversari) alla Cristiano Ronaldo. I due gol hanno permesso al Napoli di portare a casa i tre punti, fissando il risultato sul 2-1.
Il Corriere del Mezzogiorno ha voluto approfondire la conoscenza di questo ragazzo, e raccontare la sua storia.
Ambrosino è nato nel 2003, ha dunque solamente 18 anni, e veste la maglia del Napoli fin dal 2012, quando aveva appena compiuto nove anni.
Ma la strada è tortuosa e per niente facile. Per allenarsi con il Napoli Giuseppe deve prendere il traghetto ogni giorno da Procida, dopo la scuola.
Per rientrare a casa, ugualmente, dopo ogni allenamento, prende invece l’ultimo traghetto, quello delle 22, riuscendo a conciliare scuola, studio, allenamenti, intemperie.
Quando la situazione non è più sostenibile l’unica soluzione resta quella di vivere a Napoli. I posti nel convitto della società sono però limitati.
Il padre allora decide di fare uno sforzo, di pagare lui il convitto e la scuola. Finalmente Ambrosino può concentrarsi solo su una cosa, giocare a pallone.
La doppietta alla Juventus è la ricompensa di tutti i sacrifici. Dopo la trasferta di Torino si può finalmente festeggiare, e Ambrosino lo fa nella sua Procida, in gommone.
La speranza è quella di continuare ad essere decisivo e di proseguire con questo ritmo: in tre partite di questo Campionato Primavera 2021-2022 ha infatti messo a segno tre gol, la media di un gol a partita. Uno invece l’assist per i compagni.
25O invece sono i minuti giocati, tutti da titolare: 90 minuti nelle sfide contro Juventus e Sampdoria, e 74 minuti contro il Bologna.