È praticamente fatta per il passaggio di Lorenzo Insigne al Toronto a fine stagione.
La notizia non può passare inosservata, ed infatti tutti, in Italia, commentano il caso. Giornalisti, addetti ai lavori, tifosi, ed ex calciatori.
Tra questi ultimi, molto discutere hanno fatto le dichiarazioni di Ciro Ferrara, campione d’Italia con il Napoli prima del suo passaggio alla Juventus.
Ferrara ha parlato così al Corriere dello Sport, intervistato in occasione della “sua” partita, quella tra Napoli e Juventus. Napoli e Juve infatti sono state le uniche due squadre della sua carriera. Queste le parole:
“Quando è finita, non c’è ragione di trovare colpevoli o di fare del moralismo spicciolo: Lorenzo ha dato e ricevuto e il Napoli anche. Poi, ci sono stati, suppongo, quei silenzi che sono stati decisivi per allontanarsi. Ma nessuno dia lezioni“
Ferrara ammonisce quindi tutti coloro che criticano la scelta di Insigne, e che lo attaccano sul piano morale, riferendosi. Negli ultimi giorni in molti, tra cui tanti tifosi del Napoli, avevano “condannato” la scelta del giocatore di volere andare in Canada.
Sempre Ferrara è stato anche allenatore di Insigne, ai tempi dell’Under 21, e quindi lo conosce molto bene:
“Lorenzo lo conosco da piccolo, l’ho allenato nell’Under 21, so quanto sia serio. E so che, qualsiasi cosa accada, lui darà tutto quello che ha in questi prossimi cinque mesi. Potrà sbagliare una partita, anche due, ma rientrerà nell’ordine naturale delle cose”.
Un attestato di stima nei confronti sia del giocatore che soprattutto dell’uomo. L’ex difensore centrale ha poi chiuso il suo discorso dicendo:
“Riportiamo le questioni nella loro giusta dimensione: c’è una società che, legittimamente, fa delle scelte, guidata da un imprenditore che deve pur far tornare i conti; e poi c’è un giocatore che ne deve fare altre, ha trentuno anni, è un manager di se stesso”.