Lazio-Napoli avrebbe potuto scatenare tantissime polemiche.
Nella sfida cruciale per l’andamento del campionato, la maggior parte dei moviolisti, tra cui anche Graziano Cesari, concordano sull’errore nel non concedere rigore al Napoli per fallo di mano di Luiz Felipe.
Un errore che avrebbe potuto avere un peso enorme in caso di non vittoria del Napoli, pregiudicando l’andamento della lotta Scudetto.
In controcorrente invece il giudizio della Gazzetta dello Sport, che promuove totalmente l’operato del direttore di gara Di Bello:
“Diverse situazioni da area di rigore, tre addirittura nel primo tempo. Al 15’ Immobile alza la palla e chiede rigore, ma Rrahmani colpisce con l’anca“.
“Due minuti dopo c’è un tocco di Marusic su tiro di Insigne ma il braccio pare attaccato al corpo. Verso la fine della prima frazione, è Osimhen ad andare in contatto fortuito con Strakosha in uscita. Ad inizio della ripresa (7’), dopo la respinta di Ospina Koulibaly prende tempo e spazio prima di Luis Alberto: niente fallo
“.E infine:
“Al 23’ s.t, ecco il gol annullato a Insigne: l’attaccante del Napoli ribatte in rete una respinta del portiere della Lazio ma la sua posizione è in fuorigioco nel momento in cui Osimhen fa partire il tiro”.
Completamente dimenticato dunque il tocco con la mano di Luiz Felipe, nemmeno menzionato, e di conseguenza arbitro Di Bello promosso a pieni voti.
Considerato non punibile anche l’altro episodio che aveva suscitato le lamentele dei tifosi napoletani: il fallo di mano di Marusic.
Per il quotidiano rosa il tocco c’è ma il braccio viene giudicato attaccato al corpo e quindi non punibile.