Il Giornale di Napoli

La procura chiede l’inibizione per 11 mesi ad Aurelio De Laurentiis: le conseguenze

Come ormai noto, nell’ambito del caso plusvalenze, la procura della FIGC ha richiesto l’inibizione per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

La società ed ADL saranno sentiti in tribunale nella giornata di domani. Ma già c’è chi prevede quali possano essere le conseguenze nel caso in cui l’inibizione venga confermata.

A spiegare i risvolti è stato Il Mattino, che nell’edizione odierna scrive:

Se De Laurentiis dovesse essere inibito, scatterebbe il divieto di svolgere la propria attività ufficiale in qualsiasi circostanza. Non potrebbe avere accesso al terreno di gioco, agli spogliatoi e locali annessi in occasione delle partite, nemmeno quelle amichevoli“.

E ancora:

Inoltre l’inibizione di un dirigente impone anche l’impossibilità di svolgere alcune attività a livello manageriale e amministrativo. Ad esempio, non potrà partecipare in prima persona alle trattative di calciomercato, rinnovo contratti

, o in generale sottoscrizione di accordi“.

E infine “non potrà rappresentare il club nelle assemblee della Lega“.

Insomma, un bel grattacapo, che preoccupa i tifosi soprattutto per quanto riguarda l’attività di calciomercato. ADL non potrebbe più intervenire in maniera diretta. E anche alcuni dei suoi collaboratori più stretti non potrebbero, dato che anche per alcuni di loro è stata chiesta l’inibizione.

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