Torna sul periodo trascorso al Napoli Davide Ancelotti, figlio di mister Carletto.
Davide, oltre ad essere figlio d’arte, è anche da tempo vice allenatore del padre.
Adesso i due, si trovano alla guida del Real Madrid, e dopo la vittoria della Liga sono pronti a giocarsi la finale di Champions League contro il Liverpool per entrare nella storia.
Se le vicende a Madrid vanno a gonfie vele, diverso invece il periodo trascorso al Napoli, culminato con l’esonero del padre Carlo.
Queste le parole di Ancelotti junior al Corriere della Sera, con le quali ricorda l’esperienza in Campania, concentrandosi in particolare sui pregiudizi legati al fatto di essere figlio d’arte e raccomandato:
“Sono consapevole che ci siano questi pregiudizi, e sì, penso sempre di dover dimostrare qualcosa. Ma per me è benzina: mi fa stare motivato e non la voglio perdere. Però per il posto di vice non si fanno casting, ogni allenatore sceglie un uomo di fiducia“.
“La squadra in cui me lo hanno fatto pesare di più è l’unica italiana in cui ho lavorato, il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore“.
“Una frecciata al popolo partenopeo ed alle voci che circondano la squadra. Una testimonianza, ancora una volta, dell’amore mai veramente sbocciato tra Napoli e gli Ancelotti”.