Il Giornale di Napoli

F1: la scomparsa di Alessandro Colombo, il braccio destro di Enzo Ferrari

Alessandro Colombo aveva 98 anni e dalla Gilera arrivò fino alla Ferrari con il titolo costruttori di Formula 1. Molto legato ad Enzo Ferrari, lui era un ingegnere della  scienza e ha anche scritto molti libri importanti.

Chi era Alessandro Colombo?

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La sua storia è quella di un uomo dalle qualità umane e professionali che è sempre stato partecipe nell’automobilismo e il  motociclismo, un progettista delle 2 e 4 ruote che poi si è legato ad Enzo Ferrari. Era molto giovane quando progettava le automotrici diesel alla Om, in seguito era entrato a far parte della Gilera negli anni 50, dove ebbe la responsabilità della progettazione sul prodotto di serie riguardo soprattutto il reparto delle corse. Dopo aver lavorato nella Gilera, Alessandro Colombo  con Gilera ha iniziato a collaborare con la Bianchi, la Fiat Innocenti, la Ferrari e la ditta Magneti Marelli. Alessandro Colombo è stato nel mondo dei motori per ben 65 anni, inoltre, aveva scritto numerosi libri sia sulla tecnica che sulle corse delle auto della Bianchi, moto Gilera, Guzzi e Vespa. Era diventato anche un consulente tecnico del  magistrato per l’incidente avvenuto a Monza per la morte di Paso e Jarno Saarinen.

Con Enzo Ferrari

Con Enzo Ferrari, Alessandro Colombo aveva un buon legame, e per fare in modo che la casa di Maranello tornasse competitiva nel mondiale, il progettista disse ad Enzo Ferrari

: “Per vincere questo campionato dobbiamo programmare un qualcosa per produrre un numero di auto e motori”. Per le novità sul calcio, il giocatore Victor Osimhen viene assilito da telefonate per andare via dal Napoli, una notizia che sta facendo scalpore che per saperne di più si può cliccare qui.  Qui il Drake ha risposto: ” Dobbiamo sicuramente agire già da subito!”. Con quelle parole del Drake, Alessandro Colombo, orgoglioso di lavorare in quel Team si era messo subito al lavoro con i motori per smontare e rimontare i bolidi. Questo lo faceva soprattutto per riferire il perchè in caso ci fosse un insuccesso riguardo agli errori causati da altri tecnici o piloti. Inoltre Alessandro Colombo, con quella sua mente progettista, disse ancora: ” In caso perdiamo io sono sicuramente il primo responsabile perchè ho fatto passare il test tecnico ed agonistico, se invece si vince, vinciamo tutti! “.

Il successo

Quindi quando si vinceva,  una volta il pilota saliva sul podio accanto al meccanico, ma in caso di arrivo da perdenti, lui spiegava il perché senza dare importanza a tutto quello che ruotava attorno. Insomma, il progettista Alessandro Colombo sapeva bene qual era il suo lavoro, tanto che l suo motto era: ” Nella vita non si finisce mai di imparare, e comunque bisogna sempre coltivare l’arte “. Di qui, Enzo Ferrari gli disse semplicemente : ” Grazie”.

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