Aurelio De Laurentiis torna a parlare e lo fa in maniera non banale, soffermandosi sul caos che sta travolgendo il calcio italiano e la Juventus.
“Non ne parlo. Ci penseranno i magistrati, che stanno verificando. Non è compito mio, ma mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia poi portatore sempre di quei valori che dovrebbero essere d’esempio per le nuove e le giovani generazioni. Se può essere una nuova Calciopoli? Non sta a me stabilirlo” ha dichiarato sui bianconeri, ammettendo di essere dispiaciuto per i malsani valori collegati alla vicenda.
Poi rincara la dose:
“Lo Stato non è stupido, lo Stato lo sa, però lo ignora, perché altrimenti dovrebbe fare in modo che le leggi sulla modernizzazione del calcio si realizzassero in cinque minuti. Ci vuole pochissimo per cambiare il calcio, visto che è malato ovunque. I conti non tornano“.
Con queste parole ha chiuso il suo intervento, con le quali ammette che il calcio italiano è ormai profondamente malato e ignorato dallo stato.