Il castello arbitrale può crollare dopo l’ennesima vergogna della Supercoppa.
Lo riporta tuttonapoli, che scrive:
“Riyadh ha riaperto il caso arbitri. Come spiega il Corriere dello Sport, l’operato del direttore di gara ha avuto un effetto domino che potrebbe portare a gravi conseguenze.
“Il governo dell’AIA è composto da nove membri, il presidente, il vicepresidente e 7 componenti del Comitato Nazionale. Ecco, gli schieramenti sono – dall’inizio – divisi e opposti ed in guerra fra loro. Da una parte, quelli con l’ex gruppo Trentalange (Katia Senesi, Mazzaferro, Camiciottoli e Marconi), dall’altra quelli con Pacifici e Zaroli (Archinà, Affinito e Zappi)”.
“I primi avevano pensato di sfiduciare l’attuale governance, ritirando il loro appoggio: conseguenza, commissariamento. Però… Però si sono fatti due conti e, forse, hanno capito che non conveniva. «Tanto manca poco…» avranno pensato. Ma la stessa possibilità ce l’hanno anche gli altri, identica: per la serie, muoia Sansone con tutti i Filistei. Facendo cadere il governo darebbero al presidente Gravina lo scettro per scegliere il commissario”.