Il grande Renato Zero ha esaltato Napoli e la musica napoletana nella sua ultima intervista.
A riportare le parole del noto cantante è tuttonapoli:
“Renato Zero torna a Napoli, con “Autoritratto”, i due concerti-evento di domani (sold out) e dopodomani in piazza del Plebiscito. Ecco alcuni passaggi dell’intervista:
“In principio era la canzone napoletana, poi è venuta quella italiana. Il mio mestiere è nato qui
, rendo onore a quella stagione e ad un’incredibile categoria di artisti. Di amici a Napoli ne ho tanti, qualcuno non potrà esserci, come Avitabile e D’Alessio, con altri ci divertiremo insieme“.“Peppe Barra lo seguo da quando andava in scena con mamma Concetta: è un maestro perché è stato discepolo di cotanta maestra. E come erano e sono belle le famiglie d’arte napoletane
: i Barra, i supremi De Filippo, i Rondinella, i Da Vinci, i Maggio… C’era chi insegnava, chi apprendeva bambino e poi spostava l’asticella ancora un po’ più in alto. Anzi c’è ancora, ma solo a Napoli“.“La canzone napoletana non è mai morta, al massimo il fuoco che sembrava spento covava sotto le ceneri. È sempre nata in strada, ai tempi di Caruso come ora che la star è il giovane rapper. E, ai tempi del tenorissimo come di Geolier, i talenti esplodono, non li puoi fermare. Penso alla figlia del nostro caro amico Mango: passano tanti ragazzi senza arte nè parte nei talent show, poi arriva lei, piccolina, dinamite pura: un miracolo. Come Napoli e la sua canzone, che pure lei sa frequentare“.
Parole che hanno infuocato il popolo napoletano, che si è complimentato con il grande Renato.