venerdì, 22 Novembre 2024
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Napoli, Spalletti: “Sono aziendalista, non creo problemi”

Luciano Spalletti ha parlato dal ritiro di Dimaro.

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Le sensazioni sono le stesse di quando ho accettato di venire su questa panchina, cosa che per me è motivo d’orgoglio e responsabilità. Di conseguenza a volte bisogna fare delle scelte” – ha detto Spalletti.

E’ ancora presto per tirare delle somme perché mancano molti campioni e quelli che ci sono hanno confermato le qualità che conosciamo tutti. Aspettiamo di avere tutti a disposizione per tracciare un bilancio”.

Mercato, Osimhen: “Per noi sarà un punto su cui ci appoggeremo, un punto di forza della squadra perché è un calciatore completo, sotto tutti i punti di vista. Oltre ad avere queste qualità del campione, di quello che sa far gol, ci mette anche altre cose nella partita”.

La partita è un box che va riempito di cose e lui ci mette tante cose. Si batte per i compagni di squadra, soprattutto, e questa è un’evidenza importantissima per il resto del gruppo. Se comincia lui è più facile seguirlo e andargli dietro. Ci sono anche punti da migliorare, quindi noi ci lavoriamo. E anche in questo caso si trova una risposta importante: non fa una piega, come ha fatto oggi quando gli abbiamo proposto una cosa diversa. Dà la sua disponibilità ed esegue, meglio di così…”.

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L’allenatore del Napoli si definisce un tecnico aziendalista:Io non devo creare problemi alla comunità in cui lavoro, ma devo confrontarmi su quelli che sono i temi da portare avanti insieme e poi riuscire a trovare le soluzioni insieme alla società, insieme al proprietario del Napoli in questo caso qui”.

Non devo andare a creargli dei debiti assurdi che vanno a rovinare un po’ tutta la situazione. E’ chiaro che si cerca di ottimizzare il massimo senza andare a buttar via niente. A me non crea alcun fastidio perché so che bisogna ottimizzare e non sperperare”.

“Io vengo dalla campagna, so che bisogna stare lì a lavorare e non disperdere. In questo momento bisogna fare i conti con tante situazioni. Poi bisogna riuscire a fare una squadra forte, il presidente De Laurentiis lo sa, perché la competizione per raggiungere la Champions League e lottare con quelle 6-7 squadre è tanta. Bisogna creare un gruppo di 22-23 calciatori forti. Ci saranno partite anche in settimana e lì dovranno giocare quelli che hanno giocato meno”.

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