venerdì, 22 Novembre 2024
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Di Lorenzo svela il suo primo atto compiuto da capitano: la commovente lettera ai compagni

Ha svelato il suo primo gesto da capitano Giovanni Di Lorenzo. Si tratta di una lettera struggente scritta allo spogliatoio del Napoli. Questi alcuni passaggi:

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Non c’è molta gente sugli spalti, anche per questo mi arriva qualche voce: «Guarda, guarda, entra quel ragazzino»”.

Quel ragazzino si chiama Giovanni Di Lorenzo. Quel ragazzino, di 15 anni ma che ne dimostra anche meno, sta per fare il proprio esordio in Serie D“.

Mentre mi divoravo le partite di Champions League in televisione, la mia vita scorreva tra panini, treni e allenamenti. Cinque anni prima mi aveva preso la Lucchese“.

Quel giorno, a Forcoli, durante il mio esordio in Serie D, probabilmente non toccai neanche un pallone. Avevamo già vinto il campionato e mi venne concesso un po’ di spazio“.

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Poi il passaggio alla Reggina:

Juniores, Primavera, Prima Squadra. Procedeva tutto alla grande. Il baratro, però, mi attendeva. Avevo quasi 23 anni quando, dopo due stagioni in Calabria, ci venne comunicato che la società era fallita“.

Quindi il passaggio a Matera e ad Empoli:

Feci le valigie e tornai verso Sud, prima di risalire, due anni più tardi. Il richiamo di casa, ancora. Sembrava il destino, probabilmente anche per la vicinanza alla mia terra sono riuscito a fare così bene a Empoli“.

Infine Napoli:

Dopo le visite mediche, andai al mare. Ebbi subito occasione di comprendere lo spirito dei miei nuovi tifosi, tra i più stimolanti del mondo per un calciatore. Era l’inizio di questa storia d’amore. Tanto che alla fine, pure la mia neonata, è nata qui“.

Il San Paolo, l’esordio in Champions League contro il Liverpool, la qualificazione mancata contro l’Hellas. Ricordo che prima delle prime gare, aprivo YouTube per guardarmi i video dei cori allo stadio che si sentivano in tutta la città. Mi venivano i brividi“.

E la fascia da capitano:

Capitano, del Napoli. Io, capitano del Napoli. Tutti quei treni, tutte quelle corse, tutti quei saluti ad Antonio davanti alla stazione. Tutte le volte che ho abbracciato i miei in stazione. Tutto aveva un senso“.

Farò il capitano in Serie A e in Champions League. Il capitano del Napoli, qualcosa di grande. Ricordo la partita al San Paolo tra Napoli e Borussia Dortmund, di qualche anno fa. Vidi in televisione lo scambio dei gagliardetti. Chi lo avrebbe mai detto che, al posto di Hamšík, ci sarei stato io, un giorno“.

Che capitano sarò? Semplice, umile, distinto. Non sbraiterò, ecco. Sarò la stessa persona che si mostra a Ghivizzano: non sarò Di Lorenzo, ma Giovanni. Sempre Giovanni“.

Un lungo messaggio d’amore per Napoli e per il Napoli, per un ragazzo che ha meritato in questi anni di poter indossare la fascia da capitano azzurro.

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