Luciano Moggi stizzito dopo le polemiche per la sua presenza a Napoli-Juventus primavera, e ora sembra voler inguaiare proprio i partenopei.
Queste le sue parole:
“Abito a Napoli e ho letto che c’era questa partita tra Napoli e Juventus. Sono andato a Cercola insieme a due amici, che sono testimoni e che citerò, e siccome non sono pratico del campo ho chiesto all’inserviente che mi ha fatto passare a bordocampo. Lì ho incontrato Pessotto, che ho salutato calorosamente perché è stato un mio giocatore. Chinè non può dire che io non posso parlare con qualcuno, perché questo è stalking. Non possono vietarmi pure di parlare“.
“Non si capisce bene perché Chiné abbia mandato prima a Torino a parlare con Pessotto una persona della procura, e non sia andato invece a Napoli a sentire l’inserviente di quel campo, probabilmente gli avrebbe dato la spiegazione che ho dato io. Se fossi in Gravina gli farei pagare addirittura le spese per aver mandato una persona a Torino, così imparerebbe a comportarsi“.
“Più che radiarmi cosa possono fare, fucilarmi? Io sono radiato, non so che sviluppi possano esserci“.
Per Moggi il procuratore non sarebbe dovuto andare a Torino da Pessotto, bensì ad interrogare gli addetti della società partenopea. Frasi che non stanno facendo piacere ai napoletani.